Palazzo Marino ha effettuato un ordine di 500 nuove bombolette spray al peperoncino, insieme a mille bombolette senza principio attivo per le esercitazioni dei neoassunti della polizia locale. Questi dispositivi sono richiesti come strumenti deterrenza e non come armi vere e proprie, ma hanno una scadenza di tre anni, il che significa che periodicamente devono essere sostituiti.

La potenza di queste bombolette è molto superiore a quella del peperoncino comune e viene misurata in gradi Shu, basandosi sulla Scala di Scoville. La capsaicina, il principio attivo responsabile della “piccantezza,” è valutata in base a questa scala. Mentre un peperone dolce misura 0 gradi Shu, la capsaicina pura ha un valore di 16 milioni. Le bombolette spray al peperoncino utilizzate dai membri della polizia locale hanno una potenza di 2 milioni e 800mila gradi Shu.

Per avere un termine di confronto, il peperoncino più piccante al mondo è il Carolina Reaper, che raggiunge i due milioni e 200mila gradi Shu, mentre il diavolicchio calabrese si ferma a 150mila. Quando il getto di queste bombolette entra in contatto con il naso, gli effetti sono immediati ma destinati a scomparire in breve tempo senza conseguenze permanenti.

Nonostante la potenza di questi strumenti, la polizia locale offre corsi specifici per l’uso responsabile delle bombolette al peperoncino. Durante questi corsi, i neoassunti apprendono anche l’importanza di considerare fattori come la direzione del vento per evitare che il getto colpisca accidentalmente gli occhi degli agenti.

Le bombolette spray al peperoncino rimangono uno strumento utile per il personale di polizia, ma il loro uso richiede attenzione e preparazione per garantire che siano utilizzate in modo efficace e sicuro.

FONTE
Corriere della Sera
https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/23_settembre_15/ai-vigili-urbani-di-milano-lo-spray-dalla-piccantezza-super-piu-forte-anche-del-peperoncino-carolina-reaper-1ebb449c-7700-4fbf-b5e4-891689712xlk.shtml